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Il Comprensorio Narnese
Il comprensorio del Narnese è costituito dai comuni di Calvi dell’Umbria,
Otricoli e Narni. Questi nomi evocano ciò che sta scomparendo nel nostro
paese. Incomparabili bellezze naturali, il verde, le sorgenti d'acqua pura e oasi
di freschezza e serenità si scoprono attraversando il territorio degli
antichi castelli narnesi. Basta uscire dall'autostrada, ai caselli di MaglianoSabina
o di Orte, ed ecco che davanti a noi si apre un angolo di Paradiso tutto da scoprire,
tra montagne e boschi, ammirando capolavori artistici e passeggiando tra le vie,
le case e i borghi.
Il Narnese è, allo stesso tempo, caratterizzato da una struttura industriale,
installatasi negli ultimi decenni del secolo scorso, con le maggiori unità
di produzione operanti nei settori petrolchimico (Enichem, Elettrocarbonium) che
insistono parte nella Conca ternana ed in parte nella vallata di Nera Montoro
e San Liberato.Piccole e medie aziende sono sorte più recentemente, soprattutto
dopo la crisi attraversata dalle grandi fabbriche impegnate nella chimica e nella
siderurgia.
Calvi dell'Umbria
Calvi è un piccolo borgo che sorge su di una collina, in posizione dominante
sulla Valle del Tevere. Dopo la distruzione di Ocria la popolazione, varcato il
sovrastante colle, si stabilì in questo luogo chiamandolo Monte Calvo ed
in seguito Carbium. In latino questo nome significa luogo calvo, roccioso, senza
vegetazione. Infatti il paese sorge su una enorme roccia, intorno al castello
e alle rocche. Nei primi documenti intorno all’anno Mille lo troviamo nominato
come "Castrum Carbi". Solo nel Tardo Medioevo troviamo nei documenti
la denominazione di ‘Terra Carbi" o "Comunitas terrae Carbi" che
indicava un abitato cinto da mura. Quando poi il paese si organizzò in
libero Comune, il passaggio al nome di Calvi fu un adattamento spontaneo di linguaggio.
Dal secolo XIII al secolo XVll fu dominio degli Orsini e degli Anguillara, e comunque
sempre sotto l’egida papale. Grazie agli scambi commerciali con Roma, conobbe
in questo periodo un notevole splendore economico. Ii legami con la capitale sono
rimasti importanti anche ai nostri giorni. Il paese subì gravi devastazioni
a seguito della peste del 1527.
Nella
Chiesa dl Sant' Antonio, è conservato un bellissimo presepe del 1541 opera
dei fratelli Massimo e Raffaele da Montereale, su disegno di Rinaldo da Calvi,
con oltre trenta grandi figure in terracotta.Nella Chiesa dl Santa Maria (1394)
si trova invece un fonte battesimale del 1559.
Notevoli
la Chiesa e il Chiostro di San Francesco, fatti edificare dal Santo, di passaggio
nella zona nel 1213, sul terreno donatogli da S. Berardo da Calvi.Ispirati al
tema della Natività sono i Murales opera di valenti artisti contemporanei
che, da una trentina di anni, affrescano le antiche vie cittadine.
Otricoli
L'
attuale abitato di Otricoli sorge sullo stesso colle che ospitò l' antico
centro umbro di Ocriculum, probabilmente fortificato, come si può desumere
dai resti delle mura tuttora visibili. Nel II secolo a.C., probabilmente a seguito
di una guerra, la popolazione si stanziò sulle rive del Tevere, in un'
ansa che fungeva da porto, ed intraprese un rigoglioso commercio con Roma. E'
ancora possibile ammirare i numerosi resti dell' antica città romana, come
l' anfiteatro ed una grande costruzione ad arcate. Del II secolo d.C. sono, invece,
le terme, un tempo ricche di preziosi mosaici ora esposti ai Musei Vaticani.
Fu
solo verso la fine del VI secolo d.C. che la popolazione, forse per i continui
spostamenti del letto del fiume o per sfuggire alle invasioni barbariche, fece
ritorno al centro abitato sul colle: l' odierna Otricoli.E' di quel periodo la
Colleggiata di Santa Maria Assunta , costruita con la tecnica romana dell' Opus
Mixtum e Opus Reticolatum. Nell' interno si conservano le reliquie dei numerosi
Santi di Otricoli.
La
chiesa di San Vittore, nella zona degli scavi, fu fatta edificare nel VI secolo
per ordine del Vescovo Fulgenzio, nel luogo esatto dove venne scoperto il corpo
di San Vittore Martire, morto nel II secolo. Il Poggio di Otricoli, immerso nel
verde, è un piccolo Castello medievale del 1100. |
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