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Stifone

Storia ed origini della cittàAppena sotto le balze rocciose che fanno da sperone al castello di Taizzano, sta sulla riva sinistra del Nera il piccolo centro di Stifone. In antichità fu il porto della città e sito di numerosi mulini ad acqua. Gli edifici del centro, che stupisce per l’insospettabile poesia che vi si respira, sono databili dal Trecento al Cinquecento

San Liberato
Il piccolo centro è posto all'estremo limite del Comune di Narni e della regione, verso io Lazio, sulla sponda destra del Nera. Se ne parla a proposito di un episodio della guerra tra Martino V (1417-1431) e suo nipote Antonio Colonna che aveva il suo dominio nella vicina Orte. Si sa che in quella occasione molti uomini di San Liberato rimasero uccisi o feriti per mano delle milizie guelfe del Papa. Emerge ben visibile la torre di avvistamento a base quadrata completamente inserita all'interno dell'abitato. A poca distanza un bacino artificiale, l'Oasi di San Liberato, per usi idroelettrici rompe oggi il cammino del Nera.

Montoro
Caratterizzato da una struttura piramidale al cui vertice svetta l’antica residenza signorile che si sviluppa attorno ad una antica torre romanica di avvistamento, Montoro si adagia su una collina di arenaria gialla da cui sembra prendere il nome. Si hanno notizie del sito fortificato dal 1061 quando viene descritto in un documento munito di mura e porte. Resti del Castello di Montoro Vecchio, le cui tre chiese sono dedicate a Sant’Egidio: l’antica parrocchiale, l’attuale e la chiesa Baronale del ‘700.

Taizzano
Il borgo è al termine della valle del Nera, a picco sulla statale Ortana e poco interno alla Tiberina, controlla le due strade sullo sfondo delle montagne. Non è più visibile alcuna traccia del castello o della cinta muraria. E' certamente però ancora prima del 1200 tra i castelli della Diocesi di Narni che debbono pagare le rendite alla Chiesa. Nel 1229 Taizzano (probabilmente da Fundus Tatianus) offre un cero per la festa di San Giovenale: è il segno della soggezione alla città della quale si trovano tracce ancora intorno al 1600. Ebbe una certa importanza per i traffici commerciali che vi si svolgevano in relazione alla presenza del famoso scalo fluviale sul Nera la cui piattaforma era ancora visibile agli inizi del secolo. Nei documenti medievali si parla spesso di Villa Massa col Castello di Taizzano: poco distante si trova ancora la Chiesa (secolo XI) dell'Abbazia di Sant'Angelo in Massa. Massa significa riunione di possedimenti affidati a più coltivatori. Poco distante dal centro è interessante vedere quanto resta della Chiesa di San Martino (l'altare, notevole, per le decorazioni classiche dell'epoca longobarda, è ora conservato alla Biblioteca di San Domenico). Anche qui aree particolarmente interessanti da un punto di vista geologico: in località Ripabianca è stata rinvenuta una ricca varietà di fossili.

Guadamello
Gualdo e S. Vito, svetta in felice posizione sulla valle del Tevere con la possente torre centrale. Il panorama consente di osservare tra l’altro il lago di S. Liberato, Montoro, l’antica torre di Bufone e il luogo ove anticamente era il porto narnese di S. Lucida.

S.Vito
Caposaldo avanzato sulla Sabina, fu spesso preda delle incursioni delle città vicine a cui la strategica collocazione faceva gola. Feudo della famiglia Scotti, presenta una struttura tipica con torre centrale e mura perimetrali che si mostrano quasi integralmente conservate. Notevole la vista che da qui si può godere. Caposaldo avanzato sulla Sabina, fu spesso preda delle incursioni delle città vicine a cui la strategica collocazione faceva gola. Feudo della famiglia Scotti, presenta una struttura tipica con torre centrale e mura perimetrali che si mostrano quasi integralmente conservate. Notevole la vista che da qui si può godere.

Ponte S.Lorenzo
Ponte San Lorenzo è una frazione del Comune di Narni situata al Centro di una zona delimitata da Castelchiaro , voabolo Streppara, Castelluccio, strada dei cerri, casa dei porticelli e strada dei confini. Negli ultimi anni ha conosciuto un continuo incremento abitativo ed anche lo sviluipparsi di un sempre più organizzato Centro Sportivo, esplicantesi in molteplici attività.Tuttavia il viaggio nella sua storia, che qui si vuole compiere , ci conduce indietro nel tempo fino ai primi anni del 1600 quando, durante il pontificato di Paolo V (1605/1621), fu edificata la piccola Chiesa di San Maria Cerreta (conosciuta pure con il nome di San Lorenzo) nella parte destra della Flaminia procedendo da Narni al km. 93 alla altezza della discesa di Castelchiaro.Oggi è in completo stato di abbandono. negli anni '60 quando era parroco don Umberto Reginelli fu edificata la attuale chiesa, grazie all'aiuto economico della famiglie della zona ed alla collaborazione materiale dei un gruppo di Scout francesi ospitati dalle stesse famiglie.Nella sede dell'antica Osteria e la salita di Saracino arriva alla secolare Palomabro è sorto da circa trenta anni il nuovo villaggio di Ponte San Lorenzo che nei primi anni '90, con decreto del sindaco di Narni è stato nominato Frazione di Ponte San Lorenzo.Nel 1984 con atto del dr. Luciano Clericò, notaio in Terni, nacque il Centro Sociale denominato associazione sportiva Ponte San Lorenzo cui tanto hanno dedicato i vari comitati che si sono sono avvicendati fino ad oggi.

Gualdo di Narni
Quest’insediamento di origine romana sorge sulla Via Flaminia verso Otricoli. Elemento superstite della fortificazione medievale è l’arco della porta d’ingresso al borgo. La chiesa Parrocchiale di S. Pietro trova luogo nell’antica Cappella del castello e custodisce interessanti affreschi ed una tavola del sec. XIV rappresentante la Madonna della Misericordia.

Capitone
Feudo dell’omonima famiglia, è posto in posizione da cui si coglie una vista inconsueta di Terni, Narni e di tutta la Conca ternana. Si accede al centro attraverso una porta trecentesca ricavata da una antica torre a base quadrangolare. Ancora integra è la lettura delle architetture quattro - cinquecentesche che caratterizzano il centro. Di notevole interesse e proporzioni è la Parrocchiale, chiesa di impianto quattrocentesco con il tamburo poligonale che si eleva sulla crocera.

Sant'Urbano
Procedendo da Narni in direzione Sant’Urbano, attraverso l’omonima via, si giunge a Sant’Urbano. Degno di visita non è solo il borgo ma anche il Castello di Sant’Urbano, che conserva ancora la sua antica cerchia di fortificazioni, pur se recenti e sconsiderati interventi edilizi ne hanno compromesso la lettura. La quiete domina questo borgo anche nel periodo estivo quando si vivacizza con la presenza di turisti. La delicata bellezza dei paesaggi naturali ci accompagna fino allo Speco francescano.

Borgaria
Probabile sede di una importante magistratura del longobardo Ducato di Spoleto, l’ "arciporcaro", Borgaria è uno dei centri più antichi del territorio narnese. Situato tra macchie di quercia e leccio sta a guardia dello stretto ingresso della gola del fiume.Evidenti sono i resti di antiche abitazioni e torri; imponente sta la porta d’ingresso di fronte ai resti di una antichissima torre d’avvistamento.Da visitare la chiesa Parrocchiale.

Itieli

Percorrendo la Strada di Sant’Urbano si giunge a Itieli, ancora cinta da mura due-trecentesche, da cui si può godere un panorama insospettabile. Vale la pena ricercare tra le sue viuzze i resti delle architetture di un tempo tra cui il castello di Itieli, le chiesette di San Nicola e di Santa Maria e la tranquillità che solo questi luoghi ancora conservano.
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