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Narni
sotterranea
La città offre percorsi affascinanti alla riscoperta di acquedotti, cisterne,
cripte, celle e cunicoli. Un tesoro storico, artistico e culturale "accumulato"
in 3000 anni di storia e venuto alla luce grazie all’impegno di speleologi e studiosi.
Un ricco patrimonio storico, artistico e culturale è stato scoperto intorno
alla fine degli anni Settanta, sotto la città di Narni. La ricchezza venuta
alla luce, grazie all’impegno di speleologi, deriva dai suoi 3000 anni di storia.
E’ una seconda città. Tutta da scoprire. Affascinanti percorsi alla riscoperta
di acquedotti, cisterne, cripte, cunicoli e celle, in luoghi dove il tempo sembra
essersi fermato. Sotto ai fabbricati c’è una fitta rete di gallerie, oggi
chiuse o interrate, oppure trasformate in cantine o fogne. Queste strade sotterranee
permettevano di giungere da un posto all’altro della città senza viaggiare
in superficie dove, un tempo, agguati e omicidi erano all’ordine del giorno. Sono
frequenti i passaggi fra le abitazioni costruite sui lati opposti di strade, appartenenti
a famiglie alleate o allo stesso nucleo familiare. La tradizione vuole che il
cuore di questo sistema viario alternativo sia la Rocca trecentesca dell’Albornoz
che si erge in cima al colle dove si trova Narni. Dalla fortezza sarebbero partite
gallerie che si dirigevano alle principali porte e piazze e ad un avamposto chiamato
"il bastione". Gli ultimi esempi di percorsi sotterranei sono i rifugi
antiaerei. Di questi ne sono rimasti molti. L’associazione culturale Subterranea
propone quattro itinerari con altri interessanti percorsi alternativi sul territorio
umbro di carattere storico, archeologico, ambientale e religioso, al di fuori
dei normali itinerari turistici, proprio per scoprire il cosiddetto "Cuore
verde d’Italia". Ma Narni non è solo arte e storia. Ai turisti sarà
piacevole scoprire sentieri e località che si trovano in zone di media
e alta collina dove si intercalano boschi, macchia mediterranea, prati, oliveti,
vigneti, grano, foraggi e piccoli orti ad uso delle famiglie contadine. Oltre
ai sentieri, c’è una fitta rete di strade campestri che si possono percorrere
sia a piedi, sia a cavallo, e permette di scoprire casolari agricoli, antiche
fontane, chiese, monasteri, panorami di rara bellezza. Per gli amanti dell’"arrampicata"
e della speleologia, nella gola del fiume Nera ci sono imponenti rupi calcaree
e grotte di particolare interesse. Per gli ornitologi e non solo, è d’obbligo
una sosta al lago artificiale lungo il corso del torrente Aia. Si raggiunge dalla
Flaminia: usciti da Narni, in direzione per Terni, subito a destra in località
Ponte Aia. Il luogo è mèta di uccelli acquatici migratori, oasi
naturalistica; si possono osservare e fotografare numerose specie che proprio
in questa zona sostano e nidificano. |
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