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Lo
scalo
La storia di questo importante centro, che conta oggi un numero maggiore di abitanti
rispetto a quelli residenti nel capoluogo, ha origini piuttosto recenti. Fino
alla seconda guerra mondiale, infatti, nell’area dove oggi sorge la cittadina
vi erano soltanto gli stabilimenti industriali. Fu subito dopo il 1945 che vennero
costruite le prime case occupate in larga parte dagli operai delle fabbriche.
Negli anni sessanta Narni Scalo cominciò a popolarsi in modo consistente
e nel giro di poco tempo si capì che sarebbe diventato il quartiere periferico
della città, quello a ridosso della stazione ferroviaria e degli stabilimenti.
Il legame tra la città "Alta" e lo Scalo nel corso degli anni
è stato distinto, in maniera sempre crescente, da un notevole incremento
della popolazione residente nella parte pianeggiante e da una crescente integrazione
delle due entità sia dal punto di vista economico che da quello politico.
Questa integrazione è stata anche favorita dal fatto che la struttura scolastica,
in particolare quella relativa all’istruzione media superiore, è stata
negli anni 80 in gran parte dislocata a valle, facilitando così il contatto
e la coesione dei giovani di entrambe le realtà demografiche. Come pure
a Narni Scalo hanno trovato posto, per una politica di decentramento decisa un
po’ ovunque dagli enti centrali, altri uffici pubblici.
Oggi Narni Scalo, grazie anche ad opere urbanistiche di recente attuazione e ad
un deciso incremento delle strutture edilizie che hanno consentito a strade e
vie di ingrossarsi a vista d’occhio, si presenta con una veste rinnovata che in
un prossimo futuro è destinata ancora a cambiare. I cittadini reclamano
da anni la “costruzione” di una piazza. L’amministrazione comunale avrebbe individuatoli
sito dove impiantarla, si tratta di quello slargo che si affaccia davanti al complesso
scolastico tra Via della Libertà e Via Tuderte. Con opportune modifiche
quel piazzale potrebbe benissimo diventare una piazza in piena regola, posta proprio
al centro di Narni Scalo.
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